Il profumo della notte

di Kelly Bowen

Genere: Romance storico

Pagine: 189

Editore: Mondadori

Serie: The Devils of Dover – volume 1

Trama

August Faulkner, duca di Holloway, rileva società sull’orlo della bancarotta per poi lucrare sulla loro rivendita. Clara Hayward dirige con passione un prestigioso istituto femminile, la sua principale fonte di sostentamento da quando la compagnia di navigazione dei defunti genitori rischia di fallire. August è interessato all’acquisto della società e così decide di seguire sua sorella minore a un corso estivo di Clara con l’intento di avvicinarla e concludere un affare vantaggioso. In breve Clara cede alle seducenti attenzioni del fascinoso duca, ma l’intelligenza e l’umorismo della donna spingeranno August a trascorrere sempre più tempo con lei, rendendosi presto conto che non è solo la sua attività di famiglia ciò che desidera…

Commento

Prima di iniziare a commentare il romanzo ritengo necessario fare una premessa: non sono una lettrice di Romance seriale. Ciò significa che prima di acquistare e leggere un libro mi informo attraverso la lettura di blog o recensioni di contatti se vale la pena leggere il libro, anche perché più che una brutta trama mi ammoscia una cattiva scrittura. Non è il caso di Kelly Bowen. Ho già letto qualcosa di questa autrice e non mi dispiace. Caratteristica di base: personaggi con caratteri importanti, anticonformisti da ambo le parti e ben decisi a fare valere le proprie ragioni.

Anche nel caso di August e di Clara è così. Che Clara sia tosta lo scopriamo nelle prime pagine, quando un giovane August invita a ballare questa giovane wallflower per scommessa e deve subito ricredersi sul valore di una donna arguta e anticonformista.

Sono trascorsi tanti anni ma nessuno dei due ha dimenticato l’altro.

August è ormai un duca ricchissimo, benessere costruito centesimo su centesimo ancora prima di ereditare il ducato quasi per caso. In lui ho scorto diverse caratteristiche comuni a Tom Severin della Kleypas: entrambi pensano che un buon affare prevalga su tutto e non hanno il senso del limite. Diversamente da Tom, August traveste il cinismo come una sorta di aiuto alla comunità, anche se nessuno glielo ha chiesto. Si ritrova così ad acquistare la scuola di proprietà di Clara in forma anonima.

Di contro Clara è un’insegnante sui generis, per la verità anche eccessivamente moderna per il 2021.

Volendo evitare lo spoiler non dirò altro sulla trama, tuttavia è d’obbligo citare gli altri personaggi che sono gradevoli al pari dei protagonisti. La sorella e il fratello di Clara, pittrice e medico rispettivamente e Anne, la sorella di August, personaggi che di certo costituiranno materiale umano per i prossimi volumi.

Ricapitolando: una trama carina, discussioni argute, personaggi molto umani e facili da trovare simpatici, ma, a mio dire, una enorme incongruenza storica. Dove sono finiti i personaggi di un tempo, fedeli al vero storico?

Se vogliamo leggere storie di emancipazione femminile non sarebbe più opportuno cercarla in romanzi contemporanei?

I pensieri e i discorsi dei vari personaggi sebbene condivisibili e gradevoli non sono in linea con l’epoca. Non è solo un discorso ideologico, anche in Jane Eyre o nei romanzi di Jane Austen si parlava di emancipazione ma in termini coerenti, qui manca del tutto.

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