King series

Genere: Dark romance

Autore: T.M. Frasier

Editore: Newton Compton

Pagine 260/280 circa

La serie è composta da: 

 1. King

 2. Segreto inconfessabile 


3. Hai rubato il mio cuore


4. Libero di amarti


4.5. All the Rage


5. Preppy: The Life & Death of Samuel Clearwater, Part One 


6. Preppy: The Life & Death of Samuel Clearwater, Part Two


7. Preppy: The Life & Death of Samuel Clearwater, Part Three 

8. Up in Smoke 

 9. N9ne: The Tale of Kevin Clearwater 

9.5. King of the Causeway

King

King non è esattamente il classico tipo di uomo da cui andare a cercare protezione. È il capo di una banda criminale coinvolta in ogni tipo di traffico illecito ed è appena uscito di galera. Per questo è sorpreso di ritrovare in casa sua, durante una festa, una perfetta sconosciuta. Doe ha perso la memoria. Non sa chi sia o cosa le sia successo. Anche Doe è solo un soprannome. Vive per strada e rischia la vita ogni giorno, affamata e infreddolita. E così una sera entra in casa di King. A suo rischio e pericolo. Quell’uomo, infatti, la attrae come la fiamma attrae la farfalla. I suoi modi brutali non la spaventano. E quando lui ascolta la sua storia, qualcosa cambia. Chi è davvero la sconosciuta? C’è il rischio che il suo passato riemerga? Affezionarsi a lei è sicuramente un rischio. Ma potrebbe già essere troppo tardi.

King Series
All’improvviso ricordo ogni cosa. L’amnesia se n’è andata, restituendomi tutti i ricordi rimasti imprigionati per mesi nell’oblio. La nebbia si è diradata e la mia memoria è tornata. Anche se avrei preferito che non lo facesse. Adesso che conosco la verità, ho più paura di prima. Perché ci sono segreti molto oscuri che riguardano il mio passato. Segreti che rischiano di mettere in pericolo le persone che amo. Chiedere aiuto a King, l’uomo che ha salvato la mia vita e il mio cuore, è fuori discussione. Questa volta sono io a doverlo proteggere. Anche se significa sposare qualcun altro…

Mi sono imbattuta in questa serie per caso. Dei contatti su Facebook pubblicizzavano delle promozioni della Newton Compton, pertanto ho scorto i titoli e memore di quanto ho già scaricato e non ho ancora letto mi sono data un limite. Peccato però che dopo avere scaricato il quarto della serie, ho notato che era il continuo del terzo, solo che ho scaricato per sbaglio il secondo. A questo punto li ho acquistati tutti.

Non conoscevo il dark romance. Avevo letto qualcosa che ci andava vicino, ma nulla che potesse essere riconducibili ad atmosfere alla True detective.

Ho deciso pertanto che commenterò la serie insieme ma separando le storie di King e di Bear.

King e Bear sono dei teppisti, non c’è altro modo per descriverli. Insieme all’amico Preppy hanno creato un sodalizio criminale fin dall’adolescenza. Non mancano ovviamente la descrizioni degli abusi che i ragazzi hanno subito da patrigni e parenti indegni. Non manca neanche la donna di sani principi che pur non essendo imparentata con i ragazzi ha costituito un’ancora di salvezza, una sorta di panic room nella quale rifugiarsi per ritrovare un mondo normale.

Torniamo al presente: King è appena uscito da prigione, accusato di non avere soccorso la madre durante l’incendio che l’ha uccisa. Gli amici Preppy e Bear gli preparano una festa a casa sua, una sorta di casa galleggiante su palafitte. Nonostante i traffici siano costituiti principalmente da spaccio di droga, King ha ufficialmente una professione, è un bravo tatuatore e invece di godersi la festa se ne sta chiuso nello studio a “lavorare” con una ragazza.

Doe arriva lì apparentemente per caso. Dopo essersi svegliata in ospedale senza memoria, è stata riconosciuta da Nikky, una tossicodipendente. Sebbene siano state avviate delle ricerche nessuno si è fatto avanti nel riconoscerla, pertanto Doe ha seguito Nikky vivendo insieme a lei di espedienti per strada.

Le ragazze a limite della sopravvivenza pensano che la loro unica speranza sia di trovare un protettore tra i Beach Bastard, la banda di bikers di cui fa parte Bear e si imbucano alla festa.

È lì che Doe conosce King, che per un equivoco la tiene prigioniera. Non dirò altro sulla trama per non spoilerare. Cosa mi rimane di questi due libri? Di King poco, a parte che più stereotipato di così non si può. Scuro, tatuato, muscoloso…dark in tutto e per tutto. Stereotipato anche il suo atteggiamento. Testosterone a palla che urla MIA ogni due secondi. Hanno realmente bisogno le donne di tanta protezione? Sì, se vivono nel mondo da far west descritto dalla Frasier, nel quale le sparatorie sono all’ordine del giorno, la gente muore come mosche e poi non se ne sa più nulla. Ne ha uccisi più la Frasier in quattro libri che Martin nel Trono di spade.

Gli stereotipi si fermano lì? No. Doe è l’angelo mandato dal cielo per redimerlo. Una bambolina bionda con molti valori e poca personalità. Capisco che per stare dietro a King ce ne voglia tanta! Ma come se tutto ciò non bastasse ci sono tutta una serie di colpi di scena che ti lasciano allibita e con un grande punto di domanda: ma Doe c’è o ci fa?

Che cosa si salva del libro? Scritto bene, la narrazione scorre fluida, le scene di sesso sono ben orchestrate e Bear e soprattutto Preppy sono delle ottime spalle.

Ho visto che i libri a seguire il quarto trattano di Preppy e sono molto curiosa come questo simpatico psicopatico possa essere protagonista di una storia d’amore. Christian Grey in confronto è un chierichetto!

Rovinata. Spezzata. Perduta. Thia ha perso tutto. Non le resta che rivolgersi al biker che ha incontrato tanti anni prima per riscuotere il favore che lui le deve. Il migliore amico di Bear è morto. Suo padre vuole distruggerlo. Ha cose più importanti a cui badare, e non pensava avrebbe mai rivisto la ragaz­zina dai capelli rosa di quella volta alla stazione di servizio. Finché il suo corpo malmenato non si accascia alla sua porta. Mantenere la promessa fatta a Thia significa rischiare tutto, compresa la sua vita… e quel che resta del suo cuore.
Thia è tutta lividi e dolore. Bear è un duro senza legge. Tra di loro non può funzionare. È una bugia a cui stanno per fare l’errore di credere.

Bear vorrebbe piegare a mani nude le sbarre di metallo della sua cella e scappare. Non a causa degli altri carcerati, che lo vogliono morto, ma perché Thia è là fuori, dove lui non può proteggerla. Thia non è il tipo di ragazza che aspetta di essere salvata, specialmente quando anche lei ha delle missioni da compiere. Bear e Thia sono pronti a lottare, non solo per le loro vite, ma anche per il loro amore. Perché questa è una storia d’amore, sì, ma anche di dedizione e lealtà.

Ed eccoci a Bear e Thia.

Diversamente da King e Doe, questa coppia è meglio assortita. D’altronde Thia non è nata e cresciuta nella bambagia come Doe. Ancora adolescente, in seguito a una tragedia che ha colpito la sua famiglia, si è fatto carico dell’attività e ha contribuito alla sopravvivenza dei genitori. Thia è una guerriera di quelle che piacciono a me.

Per la prima volta la incontriamo a circa 10 anni. È pronta a sparare a un biker che vuole rubare nella stazione di servizio nella quale dà una mano. È lì che conosce un giovane Bear, il quale pur di mettere una pezza al guaio combinato dal confratello, è disposto a prometterle aiuto eterno con tanto di dono sigillo.

Infatti, quando Thia si ritroverà nei guai fino al collo, sarà a lui che si rivolgerà, per poi pentirsene amaramente.

Anche Bear è il testosteronico protettore di donzelle in difficoltà, anche lui urla MIA in ogni dunque e ancora più stupefacente si fa di qualunque porcheria possa sniffare o iniettarsi ma non è un tossicodipendente. Magia del Dark romance!

Ci si chiederà a questo punto perché King no e Bear sì? Perché Thia è la donna giusta per Bear, è tosta, non aspetta di essere salvata, lei salva o quanto meno ci prova.

Il feeling che c’è tra i due è unico e inoltre la trasformazione di Bear è graduale e credibile.

Che cosa si salva in questi libri a parte una scrittura accattivante? L’importanza dell’amicizia e della lealtà.

Che cosa proprio non si salva? La famiglia. Mi viene da chiedermi riguardo il background famigliare dell’autrice, che tipo di traumi possa aver subito.

Non si salva neanche l’emancipazione femminile. Laddove non vengono definite puttane sono semplicemente una proprietà privata da proteggere.

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