Se c’è una categoria che evito peggio della peste (superata!) e dei berlusconiani inciucioni sono i lumaconi su facebook. La caratteristica più odiosa di questi individui dalla bava invisibile ma altamente tossica è quella di inserirsi mentre tu stai chattando con la tua amica del cuore, ricordando gli episodi più fichi di Grey’s anatomy o semplicemente le stai raccontando del tipazzo in palestra che ti ha fatto aumentare la sudorazione e asciugato le ghiandole salivari. Il lumacone doc comincia con il farti i complimenti per l’avatar del profilo anche se c’è la foto di Margie Simpson in tenuta da massaia, dopo di che ignorando che gli rispondi solo per cortesia e dopo averlo fatto aspettare parecchio continua chiedendoti particolari della tua vita che sono ben evidenziati nel tuo profilo, compreso quello che sei sposata con figli a carico.
Segno inconfutabile che
1) è refrattario alla lettura
2) non si è interessato a te per le condivisioni impegnate e intelligenti.
A questo punto poiché ignori chi sia e perché si trovi tra i tuoi contatti, tra un post e l’altro corri a vedere il suo profilo, perché non si sa mai magari è l’editor più quotato di Mondadori (perdonate l’incongruenza ideologica, ma se vi pubblica Travaglio perché non io), e scopri che c’è più figa sulla sua bacheca che in quella di un pervertito sadomaso.
Che fare? Svirgolarsi per non rimanere appiccicata alla bava? E subito dopo cancellare dai contatti…mentre mediti e chiedi consiglio alla tua amica arriva la domanda fatidica
Bianco, nero o nulla?
Un po’ basita, incuriosita dalla domanda che potrebbe contenere risvolti profondi sulla tua percezione della vita e della società, rispondi istintivamente
NULLA! perché?
Non indossi biancheria intima interessante!!!
A questo punto chiudi la chat, facebook e corri a leggere quel libro da mille pagine narcotizzante che giace impolverato sul comodino.